lunedì 29 dicembre 2014

"LA REGOLA DELL'EQUILIBRIO" DI GIANRICO CAROFIGLIO

Dopo aver letto i bei romanzi Ragionevoli dubbi, Il silenzio dell’onda, Il bordo vertiginoso delle cose e il suggestivo racconto La velocità dell’angelo nella raccolta Cocaina, ho approcciato l’ultima fatica di Gianrico CarofiglioLa regola dell'equilibrio (Einaudi), nella quale tornano le storie che vedono protagonista la sua principale creatura letteraria, l’avvocato penalista del foro di Bari (città nativa dell’Autore) Guido Guerrieri, le cui fattezze psicologiche e modalità operative  ricordano molto il commissario Ricciardi,  ideato dallo scrittore partenopeo Maurizio De Giovanni.
Lo stile è, come sempre, scorrevole e la narrazione gradevole, didascalica ogniqualvolta vi sia un passaggio che necessiti di una spiegazione processual-penalistica dell’istituto citato.
La figura di Guerrieri risente della originaria professione di magistrato di Carofiglio: difende solo persone che ritiene innocenti e si tiene lontano da coloro che hanno posto in essere condotte criminose quali la corruzione o la concussione, salvo non le ritenga assolutamente estranee ai fatti loro contestati.
Il fulcro del racconto gira intorno a questo quesito deontologico ed etico, posto a difensori e giudici:
Il lavoro dell’avvocato penalista consiste, perlopiù, nel difendere imputati colpevoli-spesso di reati gravi e ripugnanti – e nel cercare, con tutti i mezzi leciti, di farli assolvere…….Il nostro problema, dunque, è duplice: come ammettere la liceità etica della difesa di un colpevole di reati orribili; come ammettere la liceità etica della privazione della libertà personale di una persona da parte di un’altra persona.”.

Fabrizio Giulimondi

sabato 27 dicembre 2014

"L'AMORE BUGIARDO"("GONE GIRL") DI FLYNN GILLIAN

L' amore bugiardo. Gone girl
“L'amore bugiardo” ("Gone girl"), tratto dall'omonimo romanzo di Flynn Gillian (Rizzoli) è uno splendido, intrigante e torbido film (migliore pellicola agli Hollywood film awards 2015) di David Fincher (nomination come miglior regista ai Golden Globe 2015), con Ben Affleck e Rosamund Pike (resa sensuale e sexy, poi trasandata e anonima, per tornare di nuovo seducente ed attraente, grazie alle abili mani dei truccatori ed acconciatori), accompagnato dalla colonna sonora di Trent Reznor e Atticus Ross (candidata anch’ essa ai Golden Globe come migliore colonna sonora originale), che già da sola riesce a determinare una certa qual inquietudine nello spettatore.
La narrazione a tinte fosche - che ricorda molto Bound di Andy e Lana Wachowski - dovrebbe far riflettere chi di professione indaga sulle persone scomparse o presunte assassinate, gli operatori del settore sulla potenza distruttrice dei media che cercano l’audience a dispetto della verità e della dignità delle persone e, infine, tutti noi sulla presunzione che le donne siano vittime a prescindere e gli uomini carnefici a prescindere.
L'amore bugiardo” è la storia di una moderna Mata Hari, di una mantide psicopatica, un racconto che dà vita a un thriller denso che non permette alla platea di distrarsi nemmeno per un momento.
Fabrizio Giulimondi



mercoledì 24 dicembre 2014

DUEMILA ANNI FA.....UNA LUCE NEL CIELO.....








........BETLEMME.......UNA CAPANNA......






.......UN BAMBINO...UNA SPERANZA......





......CHE HA CAMBIATO IL MONDO.........

lunedì 22 dicembre 2014

"LO HOBBIT-LA BATTAGLIA DELLE CINQUE ARMATE" DI PETER JACKSON

Locandina italiana Lo Hobbit - La battaglia delle cinque armate
Siamo giunti alla conclusione!
Lo Hobbit-La battaglia delle cinque armate” di Peter Jackson  è il terzo film (dopo Lo Hobbit -  Un viaggio inaspettato e Lo Hobbit -  La desolazione di Smaug) della versione cinematografica del romanzo “Lo Hobbit” del creatore della letteratura neo epica John Ronald Reuel Tolkien, scrittore britannico che a cavallo fra l’800 e il ‘900, senza averne contezza, dette  vita ad un prodigioso e durevole filone letterario (poi trasbordato sul grande schermo) che, vulgo, sarebbe stato chiamato “fantasy”, basato sulle mitologie germaniche dei nibelunghi e sui miti, le leggende e le divinità celtiche e vichinghe e, ancor prima, sulle epopee greche e  romane.
L’ultima scena de “Lo Hobbit - La battaglia delle cinque armate” rappresenta il momento  di congiunzione fra il trittico scaturito da “Lo Hobbit” (l’ante) e l’opera  letteraria tolkeniana successiva Il Signore degli Anelli (il post), divenuta poi la portentosa trilogia cinematografica di Jackson La compagnia dell’anello, Le due torri, Il ritorno del re.
Elfi, hobbit, nani, uomini, orchi, mannari, troll, draghi, goblin, grandi aquile, giganteschi pipistrelli e mostruose creature al pari dei “mangiaterra”, sono di nuovo i protagonisti delle avventure di Bilbo Baggins e di Gandalf, fra battaglie eroiche e scenografie neozelandesi mozzafiato. In realtà i veri protagonisti, in questa pellicola come nelle altre, sono l’onore, la lealtà, l’amicizia, la fedeltà, gli ideali, il coraggio, la sacralità e l’inviolabilità della “parola data”…locuzioni oramai disciolte nella vacuità del Nulla quotidiano.
Fabrizio Giulimondi




mercoledì 17 dicembre 2014

"DEREK DOLPHYN E IL VARCO INCANTATO" DI CHRISTIAN CAPRIELLO



Il titolo fa repentinamente comprendere al passante che getta un’ occhiata alla vetrina di una libreria la natura fantasy del racconto e, seppur del tutto difforme nel tratto di penna e nel contenuto, la vicinanza nella titolazione ai lavori di Licia Troisi: “Derek Dolphyn e il Varco Incantato” (Tullio Pironti editore) è l’opera prima di Christian Capriello, primo di cinque volumi di una saga che farà parlare di sé agli amanti della letteratura di genere.
Dialoghi continui, intensi, incisivi, serrati, talune volte quasi goldoniani, visivamente posti in risalto anche dai differenti stili, tipi e dimensione dei caratteri, talora coralmente avvincenti come cori greci.
Suggestive le interpolazioni che punteggiano la storia fatte di filastrocche, cantilene, fanciullesche poesiole, che si cadenzano in modo tale da sembrare di udire la voce infantile o roca di chi le recita: ”Quando si fece più vicino, sempre più ciondolante, Josh capì che il vecchio canticchiava, anzi gracchiava una canzone, scandendone minuziosamente ogni singola sillaba. Quel motivo assumeva via via sempre maggiore musicalità: si percepiva inoltre che essa, pur suonando come vagamente funesta, aveva un obiettivo molto chiaro: conteneva un messaggio.”.
Nulla è scontato, ciò che appare tale potrebbe non esserlo, le piccole creature follettesche che si aggirano furtivamente fra le righe raramente compaiono come protagoniste in altri scritti di analoghe creazioni letterarie.
I ricorrenti aspetti autobiografici nelle descrizioni intimistiche dei personaggi sono rari in questa tipologia di racconti ed è bene che l’attento lettore cerchi di indagare, appropinquandosi guardingo verso la fine, chi sia Josh e, soprattutto, se incarni o meno l’Autore.

Ne consiglio caldamente la lettura, particolarmente propizia nel periodo che ci accingiamo a vivere.


Fabrizio Giulimondi

venerdì 12 dicembre 2014

"CRISTIADA" DI DEAN WRIGHT

Locandina italiana Cristiada

Venerdì 12 dicembre è uscito  il film storico "Cristiada" che rimarrà nei cinema romani fino al 17 dicembre.
Già presentato in anteprima in diversi capoluoghi italiani, il film ha registrato il tutto esaurito realizzando più di 5000 ingressi nelle prime 3 sale di programmazione (Milano, Torino, Firenze).
La pellicola  è stata prodotta nel 2011 ma la grande distribuzione, fino ad oggi, ne ha impedito la diffusione in Europa.
Diretto da Dean Wright e supportato da un cast d'eccezione che annovera, tra gli altri, Andy Garcia, Peter O'Toole, Eva LongoriaCristiada” affronta un argomento difficile: la guerra dei cristeros (1926 - 1929), combattuta dai cattolici messicani contro il governo anticlericale e massonico del presidente Plutarco Elías Calles che osteggiò e perseguitò violentemente la Chiesa cattolica.

Fabrizio Giulimondi



martedì 9 dicembre 2014

"SCUSATE SE ESISTO" DI RICCARDO MILANI

Locandina Scusate se esisto!
Come fare comicità intelligente? Ce lo mostra Riccardo Milani con il film “Scusate se esisto”, dove v’è un fantastico shakeraggio di temi “impegnati”, come la fuga dei “cervelli” all’estero, la valorizzazione delle donne sul lavoro anche in relazione agli impegni casalinghi, gli “outing” degli omosessuali (qui mirabilmente definiti tali e non gay), l’esterofilia, l’amore per la propria Terra  e il linguaggio anglofono che nasconde qualche “fregatura”, una certa urbanistica che devasta l’umanità di chi la vive, come il monstrum del “Serpentone del Nuovo Corviale “ creato nel 1972 a Roma, trattati con simpatia e leggerezza, ma anche con sottile e sotterraneo atteggiamento riflessivo, da una fantasmagorica Paola Cortellesi in salsa abruzzese e da un bravissimo Raoul Bova, unitamente a un cast italiano niente male (Corrado Fortuna, Cesare  e Marco Bocci, Lunetta Savino, Ennio Fantastichini, Stefania Rocca).
DA VEDERE

Fabrizio Giulimondi


GIORGIO MAGLIOCCA ASSOLTO PERCHE' IL FATTO NON SUSSISTE.



CORTE DI APPELLO DI NAPOLI: CONFERMATA LA SENTENZA DI PRIMO GRADO DI ASSOLUZIONE PIENA PERCHE' IL FATTO NON SUSSISTE  PER GIORGIO MAGLIOCCA.
CONDANNATE AL PAGAMENTO DELLE SPESE PROCESSUALI LE PARTI CIVILI  RAIMONDO CUCCARO E ENZO PALMESANO COSTITUITOSI IN VECE DELLA PROVINCIA DI CASERTA.
MI AUGURO CHE IL LETAME CHE E' STATO BUTTATO ADDOSSO A GIORGIO MAGLIOCCA TORNI  A CHI GLIELO HA LANCIATO.

FABRIZIO GIULIMONDI, L'AMICO ROMANO 


domenica 7 dicembre 2014

"L'AMORE CHE TI MERITI" DI DARIA BIGNARDI




Alm
a e Antonia. Madre e figlia. Due donne. Due mondi che pensavano di sapere l’uno dell’altro e invece l’uno sconosce l’altro.
La famiglia. Il complice legame tra fratelli. La droga. La bellezza aristocratica e fascinosa di Ferrara sullo sfondo. Daria Bignardi con il suo ultimo romanzo “L'amore che ti meriti” (Mondadori) di nuovo ci incanta con la sua narrazione poco velatamente autobiografica, impreziosita da un tocco “giallo”. “L'amore che ti meriti” sembra il quarto capitolo di una storia costellata di memorie, di sentimenti, di ricordi, di affetti familiari e amicali, incominciata da Io non vi lascerò orfani e proseguita con Un karma pesante e L’acustica perfetta. La presenza della madre e della famiglia dell’Autrice è granitica lungo tutti e quattro i romanzi e l’amore per la sua Terra è il respiro costante delle sue creazioni letterarie.
La ricerca di Marco detto Maio, fratello di Alma e zio di Antonia, è solo il pretesto per compiere un rinnovato viaggio introspettivo, intimistico e familistico della Bignardi.

Fabrizio Giulimondi